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Ecco le ricette che abbiamo trovato per te

340 risultati trovati con una ricerca vuota

  • Minestrone estivo con pasta mista e pesto: Ricetta fresca e leggera

    Il minestrone estivo è un piatto semplice e genuino, perfetto da gustare anche nei mesi più caldi. A differenza della versione invernale, qui le verdure di stagione restano protagoniste in una preparazione più leggera e profumata. La pasta mista rende il piatto sostanzioso ma non pesante, mentre il tocco finale di pesto porta freschezza e sapore tipicamente mediterraneo. Scopri come preparare il minestrone estivo con zucchine liguri, pomodorini e pasta mista: una ricetta facile, sana e ideale da servire sia tiepida che a temperatura ambiente. Ingredienti (per 4 persone) 2 zucchine liguri 200 g di pomodorini maturi 1 cipolla bianca piccola 1 spicchio d’aglio 150 g di pasta mista 2 cucchiai di pesto genovese Olio extravergine d’oliva q.b. Sale e pepe q.b. Preparazione passo passo Prepara il soffritto In una casseruola scalda un filo d’olio extravergine d’oliva con la cipolla tritata e lo spicchio d’aglio intero. Aggiungi le verdure Unisci le zucchine tagliate a cubetti e i pomodorini divisi a metà. Fai rosolare per qualche minuto in modo che rilascino i loro profumi. Cottura del minestrone estivo Versa acqua calda fino a coprire le verdure, aggiungi sale e pepe e lascia cuocere a fuoco dolce per circa 15–20 minuti. Cuoci la pasta mista Quando le verdure sono morbide, aggiungi la pasta mista direttamente nel minestrone e portala a cottura, aggiungendo altra acqua calda se necessario. Profuma con il pesto Spegni il fuoco e manteca con due cucchiai di pesto e un filo d’olio crudo. Mescola bene e lascia riposare qualche minuto prima di servire. Consigli e varianti Puoi arricchire il minestrone estivo con altre verdure di stagione come fagiolini, patate novelle o carote. Se preferisci un piatto ancora più leggero, servi il minestrone tiepido senza pasta e accompagnalo con crostini di pane. Usa un pesto fatto in casa per un gusto ancora più autentico. ✅ Con questa ricetta avrai un minestrone estivo fresco, colorato e saporito, perfetto per un pranzo leggero o una cena in famiglia.

  • Ristorante L’Alchimia Milano: il fine dining creativo di Giuseppe Postorino e Alberto Tasinato

    Ci sono pranzi che non si dimenticano, perché riescono a unire calore, creatività e quel senso di casa che non ti aspetti da un ristorante fine dining. L’Alchimia , a Milano, è stato esattamente questo: un luogo accogliente, elegante senza rigidità, con un personale gentile e preparato. Questa volta non abbiamo scelto noi: è stato Alberto Tasinato, anima del locale, a costruire insieme allo chef Giuseppe Postorino un menu degustazione su misura, pensato per farci assaggiare un po’ di tutto. E meno male: sarebbe stato un peccato perdersi certe chicche. Antipasti: crudi di mare e insalata russa alla barbabietola L’inizio è stato già un colpo di fulmine: una selezione di crudi di pesce freschissimi, seguiti da una brillante rivisitazione della insalata russa alla barbabietola con tonno e gamberi. Un piatto che gioca con la tradizione e la veste di eleganza e freschezza marina. Primo piatto: pasta in brodo di mare Il piatto che mi ha conquistato è stato la pasta in brodo di pesce con ragù di pesce, crostacei e frutti di mare. Un comfort food di alta cucina, avvolgente e intenso, capace di raccontare il mare con delicatezza e profondità. Secondo piatto: la cotoletta Milano–Parigi E poi la cotoletta Milano–Parigi: un gioco di identità tra la tradizione milanese e il cordon bleu francese. All’interno un cuore cremoso di formaggio Comté e prosciutto al fieno. Un piatto che diverte e conquista. Dessert: il gran finale Il momento dolce da L’Alchimia è un viaggio vero e proprio: Pre-dessert Bellini, granita di pesca e prosecco, fresco e ironico. Lievitato ispirato al pandoro, con gelato allo zabaione e caramello salato. Lo scenografico Sbarco Lunare, con mousse e sfera di cioccolato Caramelia, cuore di frutti esotici, guacamole dolce di avocado e cocco. Infine i fruttini gelato ai gusti speciali: arachidi, castagne, noci e limone. Perché scegliere L’Alchimia a Milano Quello che colpisce davvero è che L’Alchimia propone un fine dining a Milano diverso dal solito: elegante, divertente, mai pesante o ingessato. Merito della cucina di Giuseppe Postorino e dell’ospitalità di Alberto Tasinato, che hanno creato un ristorante capace di emozionare senza mai forzare. Un indirizzo da segnare in agenda: da L’Alchimia si esce con la pancia felice e il cuore leggero. Una coccola autentica nel cuore di Milano.

  • Ricetta siciliana delle milinciani mbuttunati: melanzane al sugo come da tradizione

    Da siciliano pensavo di conoscere tutte le ricette della mia terra… e invece no. È bastato un pranzo con la mia vicina catanese, Melina, per farmi scoprire le milinciani mbuttunati, le melanzane imbottite siciliane. Lei sa sempre come stupirmi: poche mosse, ingredienti semplici e profumo di casa. La prima volta che le ho assaggiate ho capito subito che sarebbero finite dritte nella mia cucina. Questa è la versione che ho imparato da lei: ripieno essenziale di aglio e formaggio, e un sugo di pomodoro profumato al basilico. Un piatto che racconta la Sicilia in ogni boccone. Ingredienti (per 4 persone) 8 melanzane piccole (ovaline nere o violette) 2-3 spicchi di aglio (a lamelle sottili) Pecorino o caciocavallo stagionato q.b. (tagliato a scaglie sottili) Sale q.b. Pepe nero q.b. Olio extravergine d’oliva q.b. Olio per friggere 700 ml di passata di pomodoro 1 cipolla piccola Basilico fresco q.b. Un pizzico di zucchero (facoltativo) Procedimento 1. Preparare le melanzane Lava e asciuga le melanzane, elimina il picciolo. Con un coltello affilato, pratica tre tagli profondi nel senso della lunghezza, senza arrivare fino in fondo. Sala leggermente e lascia riposare per 30 minuti, poi tampona con carta da cucina. 2. Imbottire Mescola in una ciotolina aglio a lamelle e scaglie di formaggio. Riempi i tagli delle melanzane, pressando delicatamente per non romperle. 3. Friggere Scalda abbondante olio in una padella e friggi le melanzane fino a doratura. Scolale su carta assorbente. 4. Preparare il sugo In un tegame fai soffriggere la cipolla tritata in poco olio EVO. Aggiungi la passata di pomodoro, sale, pepe, un pizzico di zucchero e il basilico fresco. Cuoci a fuoco basso per 20-25 minuti. 5. Cottura finale Immergi le melanzane nel sugo e prosegui la cottura per altri 15-20 minuti, girandole con delicatezza. Servile calde o tiepide, con tanto pane fresco per fare la scarpetta. Consiglio dell’Orso Le milinciani mbuttunati sono ancora più buone il giorno dopo: il riposo permette al sugo di penetrare bene nella polpa, rendendo ogni morso ancora più ricco di sapore.

  • Risotto con zucchine, fiori di zucca, polvere di limone e gamberi crudi

    Un primo piatto estivo, cremoso e profumato, perfetto per stupire con leggerezza. Se cerchi un’idea raffinata ma semplice per un risotto gourmet, questo risotto con zucchine, fiori di zucca e gamberi crudiè la ricetta giusta. La dolcezza dei gamberi freschi incontra la cremosità del riso, la freschezza delle verdure e il tocco aromatico della polvere di limone disidratato. Un piatto elegante, leggero e dal sapore equilibrato, ideale per un pranzo d’estate o una cena speciale. 🌿 Perché amerai questo risotto? Cremoso e leggero: grazie alla robiola e alla mantecatura delicata, senza appesantire. Profumato e colorato: i fiori di zucca aggiungono un tocco scenografico e una nota floreale. Con una tartare di gambero crudo che rende il piatto ancora più elegante e fresco. Senza glutine e personalizzabile anche per chi segue una dieta leggera. 🧾 Ingredienti (per 2 persone) 160 g di riso Carnaroli 2 zucchine chiare 6 fiori di zucca 6 gamberi rossi freschi (oppure mazzancolle) 1 scalogno piccolo 1 l di brodo vegetale leggero (o acqua con sedano, carota, cipolla) 1 cucchiaino di polvere di limone disidratato 60 g di robiola fresca 1 noce di burro o un filo di olio extravergine d’oliva per mantecare Erba cipollina o finocchietto selvatico (facoltativi) Sale e pepe q.b. Olio evo q.b. 🍳 Preparazione passo passo 1. Prepara i gamberi crudi Sguscia i gamberi, elimina il filetto nero sul dorso e tritali al coltello fino a ottenere una tartare. Condiscila con un filo d’olio extravergine, un pizzico di sale e scorza grattugiata di limone. Tieni da parte in frigorifero. 2. Prepara le verdure Taglia le zucchine a piccoli dadini. Lava delicatamente i fiori di zucca, elimina il pistillo e spezzettali con le mani. 3. Soffritto e cottura In una casseruola, rosola lo scalogno tritato con un filo d’olio. Aggiungi le zucchine e cuoci per 3-4 minuti. Unisci il riso e fallo tostare per 1-2 minuti, poi sfuma (facoltativamente) con vino bianco. 4. Cuoci il risotto Versa il brodo poco per volta, mescolando spesso. Dopo 8 minuti, aggiungi i fiori di zucca. Regola di sale e pepe. 5. Manteca Quando il risotto è cotto (circa 16-18 minuti), spegni il fuoco e manteca con la robiola e un filo d’olio (o burro), fino a ottenere una consistenza cremosa. 6. Impiatta e completa Distribuisci il risotto nei piatti, aggiungi la tartare di gambero al centro, spolvera con la polvere di limone e, se vuoi, guarnisci con erba cipollina o finocchietto. 📝 Consigli utili Polvere di limone: puoi farla in casa essiccando le scorze al sole o in forno, poi frullandole oppure https://www.anticheessenze.it/le-polveri/ Gamberi crudi: devono essere freschissimi o abbattuti. In alternativa, puoi scottarli velocemente in padella. Varianti: prova con robiola di capra, burrata o una mousse di ricotta per mantecature diverse.

  • INSALATA DI RISO

    Insalata di riso nel peperone: la ricetta estiva con tonno, pesto e uova Stanco della solita insalata di riso? Prova questa ricetta estiva originale, fresca, colorata e profumatissima, servita direttamente… dentro un peperone! Un piatto freddo perfetto da portare al mare, a un picnic o per una cena leggera in terrazza. Protagonisti? I peperoni di Carmagnola, dolci e carnosi, ripieni di un’insalata di riso cremosa con tonno, fontina, pomodori secchi, capperi e una salsa irresistibile a base di pesto e maionese. Facile da preparare, ma d’effetto: ogni morso è un’esplosione di gusto! Ingredienti per 4 persone 320 g di riso da insalata (tipo Ribe, Roma o Carnaroli) 2 peperoni di Carmagnola 160 g di tonno sott’olio (preferibilmente a trancetti, ben scolati) 100 g di fontina a cubetti 6–8 pomodori secchi sott’olio, tagliati a listarelle 1 cucchiaio di capperi sotto sale (ben sciacquati) 2 cucchiai di pesto alla genovese 2 cucchiai di maionese 3 uova Olio extravergine d’oliva q.b. Sale e pepe q.b. Preparazione passo passo 1. Cuoci il riso. Fallo lessare in abbondante acqua salata. Scolalo al dente e raffreddalo con un filo d’olio per non farlo attaccare. 2. Prepara i peperoni. Arrostisci uno dei due peperoni (in forno o direttamente sulla fiamma), spellalo e taglialo a striscioline. L’altro, invece, svuotalo eliminando semi e filamenti: potrai usarlo crudo o leggermente ammorbidito in forno per servire il riso all’interno. 3. Cuoci le uova. Immergile in acqua bollente per 9–10 minuti, poi raffreddale in acqua e ghiaccio. Sguscia e taglia a spicchi o a pezzetti. 4. Prepara il condimento. In una ciotola, unisci il riso con i peperoni arrostiti, i pomodori secchi, i capperi, la fontina e il tonno. 5. Fai la salsa. Mescola pesto, maionese, un filo d’olio, sale e pepe. Versa il tutto nel riso e amalgama con delicatezza. 6. Aggiungi le uova. Unisci metà delle uova sode a pezzetti e mescola. Tieni il resto per la decorazione. 7. Servi nel peperone. Riempi il peperone svuotato con l’insalata di riso e completa con gli spicchi di uovo sodo. Un’insalata di riso fredda, bella da vedere e buonissima da gustare! Questa insalata di riso nel peperone è un’idea creativa, leggera e versatile, perfetta per l’estate. Ottima da preparare in anticipo, ideale da portare in ufficio o da servire come antipasto sfizioso. 👉 Hai mai provato a servire l’insalata di riso dentro un peperone? Raccontamelo nei commenti!

  • Weekend tra i Colli del Friuli: il mio soggiorno alla Locanda Forchir

    Se cerchi un luogo dove rallentare, goderti il silenzio delle colline friulane e vivere un’autentica esperienza tra vino e ospitalità, la Locanda Forchir è la risposta che non ti aspetti. Sono arrivato tra i Colli Orientali del Friuli in auto, e da lì è iniziato un soggiorno che sa di profumi di vigna, camere con vista e taglieri generosi. Una locanda immersa nel verde, tra comfort e autenticità La Locanda Forchir ha solo 5 camere e un appartamento indipendente, ognuno con una vista unica sui vigneti. È il posto ideale per chi vuole sentirsi a casa, ma con quel tocco di charme che solo la natura e il vino sanno regalare. Ogni dettaglio è curato con gusto: lenzuola fresche di bucato, silenzio che concilia il sonno e quella sensazione di svegliarsi davvero in mezzo al verde. E poi c’è lei: la piscina con vista sulle vigne. Un piccolo angolo di paradiso dove leggere un libro, bere un calice di Ribolla e sentirsi parte del paesaggio. L’aperitivo? Si fa tra i filari Uno dei momenti che ho amato di più? L’aperitivo al tramonto, preparato con cura da Carlotta, che seleziona personalmente ogni prodotto dai piccoli produttori locali. Dai salumi artigianali ai formaggi, ogni tagliere è un viaggio nel gusto friulano. Il tutto accompagnato dai vini FORCHIR , naturalmente. Ribolla Gialla, Friulano, Refosco… ogni sorso racconta la terra e il lavoro di una cantina storica, ma proiettata nel futuro. E se sei fortunato (o se lo prenoti in anticipo), puoi vivere anche una cena privata con lo chef, direttamente in locanda. Un’esperienza intima, autentica e indimenticabile. Alla scoperta della cantina Forchir Non poteva mancare la visita alla cantina Forchir, moderna e sostenibile, con tecnologie all’avanguardia e un cuore antico. Tra botti d’acciaio e spiegazioni appassionate, ho capito che qui il vino è una cosa seria, ma anche profondamente conviviale. Una degustazione guidata è d’obbligo: ti porta dritto nel cuore della produzione e ti fa apprezzare ogni calice con occhi (e palato) nuovi. In breve: perché scegliere la Locanda Forchir Posizione perfetta tra i Colli Orientali del Friuli Camere accoglienti, piscina con vista e aperitivi in vigna Prodotti locali selezionati con cura Esperienza diretta con il mondo Forchir: dalla vigna alla bottiglia Possibilità di cene private e momenti su misura Se sei in cerca di un luogo che unisca natura, sapori autentici e accoglienza vera, la Locanda Forchir ti aspetta. Io ci tornerei domani.

  • Polpette su stecco di patate e zucca

    Le polpette, un amore a prima vista! Una tira l’altra e a casa mia, quando le preparo, vanno sempre a ruba in un attimo. Questa volta però ho deciso di fare qualcosa di diverso dando un tocco in perfetto stile orso: ed ecco le polpette di zucca su stesso con fonduta di Parmigiano. Per completare al meglio questo piatto ho optato per una deliziosa glassa all’aceto balsamico che le esalta alla perfezione: una bontà! Insomma, iniziamo a far spazio per le idee del menu delle Feste ! ingredienti 500 g di zucca 350 g di patate 150 g di pangrattato 100 g di parmigiano reggiano q.b di farina 00 2 uova q.b di olio extravergine d’oliva q.b di sale Qb pepe nero Per iniziare la preparazione delle polpette di patate e zucca , Le patate, andranno dapprima lessate in abbondante acqua salata . Una volta pronte le patate andranno scolate e lasciate raffreddare e poi schiacciate. Riguardo la zucca andrà privata , dei filamenti e dei semi e tagliata a fette. Mettete in una teglia foderata con carta da forno, cospargere con sale e olio extravergine d’oliva e mettere in forno la zucca Quando anche la zucca sarà fredda frullatela Le patate e la zucca ridotte in purea andranno mischiate insieme così da formare un impasto unico. Aggiungete le uova, il pangrattato ed il parmigiano reggiano e continuate ad amalgamare il tutto aggiustando di sale e pepe se necessario fino a quando avrete ottenuto un composto perfettamente compatto ed omogeneo. Formate le polpette io ho usato uno stampino per ghiaccioli. Sformatele e Passatele prima nella farina, poi nelle uova che avrete sbattuto con un pizzico di sale ed infine nel pangrattato Una volta pronte le vostre polpette friggetele in olio ben caldo per qualche minuto, rigirandole così da avere una doratura perfetta su tutta la superficie.a fine cottura aggiungete delicatamente uno stecco di legno Per la fonduta di parmigiano Panna fresca 500 ml Burro 50 Farina 60 g 200 g di parmigiano reggiano grattugiato Procedimento Scaldate la panna senza portarla a bollore. Sciogliete il burro in un pentolino ed aggiungete la farina. Con l’aiuto di una frusta amalgamate e mescolate. A questo punto Versate il latte caldo e continuate a mescolare per evitare la formazione di grumi . Mantenete basso il fuoco e continuate a mescolare finché non avrete un composto liscio Togliete dal fuoco e aggiungete il formaggio . Mescolate velocemente per far sciogliere il formaggio. Versate sul fondo del piatto, guarnire con gocce di glassa di aceto balsamico adagiare le polpette su stecco e servire

  • Impasto per pizza

    Sei anche tu un amante della pizza fatta in casa? Stai cercando un impasto per pizza facile da preparare senza troppe lavorazioni? Ecco un impasto base per pizza che potrete riutilizzare per altri tipi di preparazione, data la versatilità. Pane, focaccia , pizzette insomma un paspartout. lo avete rifatto in tanti e ne vado orgoglioso. D'altronde la pizza è il mio comfortfood preferito e ci tenevo a darvi una ricetta coi fiocchi! Potrete semplicemente realizzarlo a mano oppure in planetaria. In questo impasto sono importanti, le pieghe di rinforzo per dare una spinta in più alla lievitazione. Otterrete una buona pizza fatta in casa con un buon impasto soffice e digeribile. Parola di orso. INGREDIENTI farina 00 g 550 oppure (250 g Manitoba e 300 g 00 per una lievitazione più lunga) acqua ml 280 olio extravergine di oliva 60 g sale 10 g lievito di birra 3 g disidratato 10 g di miele millefiori o un cucchiaino di zucchero PROCEDIMENTO In una ciotola, unite alla farina li lievito di birra disidratato, un po’ alla volta aggiungete l’acqua tiepida e mescolate. Aggiungete olio e miele. Impastate con le mani. Cercate di raccogliere tutti gli ingredienti e formare un impasto omogeneo. Aggiungete il sale continuando ad impastare. Versate in un piano oleato e lavorate energicamente l’impasto fino ad ottenere un palla liscia ed omogenea. Allargatela con le mani e formate 4 pieghe due laterali, ripiegandole verso l’interno. E così dagli altri due lati. Riponete l’impasto in una ciotola capiente ( oleata) e coprite con pellicola alimentare. Mettete dentro il forno spento per due ore. A questo punto sgonfiate l’impasto, appiattitelo e formate ancora delle pieghe. Fate lievitare ancora due ore e procedere ancora con le pieghe. Trascorse ancora due ore, fate un ultimo giro di pieghe. Formate una palla e lasciate lievitare per ancora due ore. Con l’aiuto di un tarocco tagliate in 3 l’impasto. Ogni pezzo di impasto allargatelo su una regia rotonda oleata del diametro di 24 cm. Oleate l’impasto ed aiutatevi con i polpastrelli, partendo dal centro ed andando verso l’esterno. Copiare con un canovaccio e lasciate riposare per un ora. Scaldate il forno a 200 gradi, guarnite a vostro piacere e cuocete per 15/20 minuti. Quando il fondo della pizza risulterà dorato avrete raggiunto il giusto livello di cottura.

  • Parmigiano reggiano : caseifici aperti partecipa anche tu ! Vieni a scoprire come .

    Sabato 13 e domenica 14 aprile eventi, visite guidate e degustazioni in oltre 50 caseifici tra Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova. Io parteciperò a questa interessante iniziativa del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Saranno oltre 50 i produttori che apriranno le porte dei propri caseifici per permettere ai visitatori di assistere alla nascita del Parmigiano Reggiano. Partecipare a Caseifici Aperti è semplicissimo grazie al sito web https://www.parmigiano-reggiano.it/caseifici/caseifici_aperti_3/ext/CaseificiAperti/default.aspx .Accedendo all’apposita sezione, in pochi click, sarà possibile vedere la lista dei caseifici aderenti, verificare orari di apertura ed eventi proposti. Gli appassionati troveranno inoltre tanti suggerimenti per organizzare il proprio soggiorno nella zona d’origine tra le province Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova: degustazioni, visite guidate nei caseifici, iniziative per i bambini, feste all’aperto per celebrare il Re dei Formaggi nel territorio al quale è indissolubilmente legato. Il Parmigiano Reggiano è un formaggio DOP, rispetta rigorose regole risalenti a 9 secoli fa che sono contenute nel Documento unico e nel Disciplinare. Ci sono testimonianze antiche su questo formaggio: la più significativa è nel Decameron del Boccaccio. Di particolare importanza è la stagionatura: la minima è di 12mesi, ma ,per raggiungere l’optimum delle sue caratteristiche , bisogna arrivare a 24 mesi. Può stagionare fino a 48 mesi e anche oltre, conseguendo più avanzati livelli di sapore. Il Parmigiano Reggiano si caratterizza per vari elementi di biodiversità. Una delle più importanti deriva dalle diverse razze di vacca da cui proviene il suo latte: bianca modenese (presidio Slow Food), rossa reggiana, bruna alpina e frisona italiana. Ognuna con il proprio latte e le proprie specificità che fanno del Parmigiano Reggiano il Re dei Formaggi a tavola, ma anche un ingrediente estremamente versatile nell’uso in cucina. Una nota di carattere personale: da bambino ero inappetente e magrolino. I miei genitori mi portarono da un pediatra che non esitò a consigliare l’uso del Parmigiano Reggiano. I risultati furono superiori alle attese ed i miei genitori lo introdussero per alcuni anni come presenza costante nella mia alimentazione. Da allora non posso farne a meno è uno dei miei cibi preferiti a tavola .

  • Insalata Pantesca: la ricetta originale di Pantelleria che sa di estate

    Tra le ricette siciliane più fresche e profumate c’è lei: l’insalata pantesca, un piatto tipico dell’isola di Pantelleria, protagonista assoluta delle tavole estive. Pochi ingredienti, tanto sapore, e un filo d’olio buono a legare tutto. Questa insalata di patate con pomodori, cipolla rossa e capperi di Pantelleria è un concentrato di gusto mediterraneo. Si prepara in poco tempo, è perfetta sia come contorno che come piatto unico, e può diventare un antipasto ideale per una cena estiva all’aperto. Ma soprattutto… è uno di quei piatti che fanno viaggiare con il palato. Perché si chiama insalata pantesca? Il nome deriva da Pantelleria, l’isola vulcanica tra la Sicilia e la Tunisia famosa per i suoi capperi IGP, le cipolle dolci locali e per il vento che profuma tutto di origano e salsedine. La ricetta nasce proprio lì, come piatto povero, ma ricco di sapore. Oggi è diventato un must della cucina estiva siciliana, con tante varianti, anche con tonno, olive o alici. Io la preparo così, alla maniera classica, ma con un tocco personale. Ricetta dell’insalata pantesca originale Ingredienti per 4 persone 600 g di patate (a pasta gialla) 200 g di pomodori (ciliegino o datterino) 1 cipolla rossa di Tropea 2 cucchiai di capperi sotto sale di Pantelleria 1 ciuffo di basilico o origano fresco 80 g di olive nere (facoltative) Olio extravergine di oliva q.b. Sale e pepe nero q.b. Opzionale ma consigliatissimo: 150 g di filetti di tonno sott’olio (di qualità!) Procedimento: Lessa le patate con la buccia in acqua salata. Appena saranno morbide ma sode, scolale e falle intiepidire. Poi sbucciale e tagliale a tocchetti. Affetta la cipolla rossa molto sottilmente. Se è troppo forte, puoi lasciarla a bagno in acqua e aceto per 10 minuti, poi scolarla bene. Lava e taglia i pomodorini a metà o in quarti, a seconda della grandezza. Sciacqua i capperi sotto sale sotto l’acqua corrente per eliminare l’eccesso di sale. In una ciotola capiente unisci le patate, i pomodori, la cipolla, i capperi, le olive e – se vuoi – il tonno spezzettato. Condisci con olio extravergine di oliva, sale, pepe e profuma con origano o basilico fresco. Mescola delicatamente e lascia insaporire l’insalata pantesca per almeno 30 minuti a temperatura ambiente prima di servirla. Consigli dell’Orso: Se hai tempo, prepara l’insalata con qualche ora di anticipo: più riposa, più si insaporisce. È perfetta anche per un picnic o una gita al mare: la metti in un contenitore ermetico e via! Provala anche in versione “gourmet”: con filetti di sgombro affumicato e una grattugiata di scorza di limone.

  • Caponata araba

    Ho scoperto questa caponata araba durante un viaggio vicino Palermo e me ne sono innamorato. Tornato a casa, l’ho rifatta a modo mio e ormai è un must sulla mia tavola. Dolce, speziata, croccante, con melanzane fritte, miele, agrumi, frutta secca e tanta menta fresca. Ve la consiglio davvero, è una roba che vi fa venire voglia di fare il bis (e anche il tris!). Ricetta Caponata Araba Ingredienti: • 2 melanzane tonde tagliate a cubetti • Olio di semi q.b. (per friggere) • Sale q.b. • 50g zucchero • 50g miele d’acacia • 1 punta di cannella • 1 punta di peperoncino • Succo di 1 arancia • Succo di ½ limone • 3 cucchiai di aceto • 10g pinoli • 10g mandorle • 10g pistacchi • Menta fresca tritata Preparazione: 1. Friggi le melanzane in friggitrice ad aria (o in padella) con un filo d’olio fino a doratura, poi sala. 2. In un pentolino mescola zucchero, miele, cannella, peperoncino, succo di arancia, succo di limone e aceto. Cuoci a fuoco medio fino a ridurre e ottenere una salsa densa. 3. Tosta e trita grossolanamente pinoli, mandorle e pistacchi. 4. In una ciotola unisci melanzane, salsa, frutta secca e menta. Mescola bene. Servi a temperatura ambiente, con pane fresco a parte! ⸻ Fatemi sapere se la provate! 😄

  • pasta alla Lido

    Oggi: Caserecce alla Lido. Melanzane fritte, perché la dieta... domani. Pomodorini che sfrigolano in padella, pesce spada a cubetti che sa di mare, e menta fresca, tanta, perché l'estate si mangia così. È il piatto che ti fa sentire in Sicilia anche se sei bloccato in città col ventilatore puntato in faccia. Spoiler: finisce che fai il bis. E magari anche il tris. Sembra un primo... ma è una cartolina dalla mia Sicilia Ingredienti per 4 persone 320 g di caserecce 1 melanzana grande 250 g di pesce spada fresco (già pulito) 300 g di pomodorini (ciliegino o datterino) 1 spicchio d'aglio Qualche foglia di menta fresca Olio extravergine d'oliva Olio di semi per friggere Sale e pepe q.b. Procedimento 1. Prepara la melanzana: Taglia la melanzana a cubetti, mettila in uno scolapasta con un po' di sale e lasciala spurgare per almeno 30 minuti. Sciacquala e asciugala bene, poi friggila in olio di semi fino a doratura. Scola su carta assorbente e tieni da parte. 2. Prepara il sugo: In una padella capiente, fai dorare uno spicchio d'aglio in un filo d'olio extravergine. Aggiungi i pomodorini tagliati a metà e falli saltare a fuoco vivace per qualche minuto, finché cominciano a disfarsi. Aggiusta di sale e pepe. 3. Cuoci il pesce spada: Aggiungi i cubetti di pesce spada al sugo e cuoci per 5-6 minuti, giusto il tempo che si insaporisca senza diventare stopposo. 4. Cuoci la pasta: Porta a ebollizione abbondante acqua salata e cuoci le caserecce al dente. Scolale e trasferiscile direttamente nella padella con il sugo. 5. Salta e profuma: Aggiungi le melanzane fritte e qualche foglia di menta spezzettata a mano. Salta tutto a fuoco vivo per un minuto per far legare i sapori. 6. Servi: Porta in tavola con un giro d'olio buono e, se vuoi, qualche foglia di menta fresca a decorare.

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