Sarde a beccafico ricetta siciliana: La versione tradizionale di Agrigento
- Alex Li Calzi
- 17 lug 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 19 ago
La tradizione siciliana a tavola non manca mai, e uno dei piatti che più mi riporta alla mia terra sono le sarde a beccafico(in siciliano “sardi a beccaficu”).
Un piatto che racconta la storia dell’isola: a Palermo, a Catania, a Messina o ad Agrigento ognuno le prepara in modo diverso, con piccole varianti che rendono unica ogni versione.
Il nome di questa ricetta deriva dai beccafichi, piccoli uccelli che un tempo i nobili cucinavano farcendoli con le loro interiora. Per il popolo siciliano quella pietanza era un lusso irraggiungibile, così nacque l’idea di sostituire gli uccelletti con il pesce più povero e diffuso: le sarde fresche. Per imitare il ripieno, invece delle viscere si utilizzò la mollica di pane raffermo arricchita con aromi ed erbe.
Oggi le sarde a beccafico sono un simbolo della cucina siciliana e a casa mia, ad Agrigento, si preparano così.
Ingredienti (per 4 persone)
700 g di sarde fresche
100 g di pangrattato
100 g di pecorino grattugiato
10 g di parmigiano reggiano
un trito di aglio, prezzemolo e menta fresca
3 uova sbattute
100 g di farina 00
100 ml di aceto di vino rosso
olio di semi per friggere
sale e pepe q.b.
Preparazione delle sarde a beccafico agrigentine
Pulire le sarde – Diliscatele, eliminate le interiora e la testa. Mettetele a bagno in aceto di vino rosso per circa 10 minuti, non di più, quindi asciugatele bene con carta assorbente.
Preparare il ripieno – Tritate aglio, prezzemolo e menta. Mescolate il trito con pangrattato, pecorino, parmigiano, sale e pepe. Unite le uova sbattute fino a ottenere un impasto morbido e compatto, simile a quello delle polpette.
Farcire le sarde – Prendete una sarda, disponetela sul palmo della mano e adagiate al centro una piccola polpettina di impasto. Richiudete con un’altra sarda, facendo combaciare le code. Passate ogni coppia nella farina.
Friggere – Scaldate abbondante olio di semi e friggete le sarde fino a doratura. Scolatele su carta assorbente e servitele calde.
Consigli
Le sarde a beccafico si gustano meglio appena fritte, ma anche a temperatura ambiente mantengono tutto il loro sapore.
Se volete una versione più leggera potete cuocerle al forno, ma nella tradizione agrigentina si friggono sempre.
👉 Con questa ricetta di famiglia porto in tavola il profumo del mare e della mia Sicilia. Le sarde a beccafico agrigentinerestano uno dei piatti che più mi fanno sentire a casa.









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